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E' difficile dire se Basso si sia dopato o meno. Le sue sono pur sempre parole, chiacchiere, che non devono necessariamente essere credute e non costituiscono nulla di provato e credibile. Infondo lui ha deciso di confessare e collaborare perch� si � ritrovato con le spalle al muro; c'erano prove troppo schiaccianti contro di lui ed ha capito che non avrebbe pi� potuto continuare a mentire. Va apprezzato il coraggio, ma c'� tanta furbizia in questa sua scelta. C'� da ricordare che il Giro 2006 Basso l'ha vinto con oltre 9 minuti di vantaggio sul secondo; l'ha vinto andando a riprendere gli avversari che scattavano senza (quasi) mai alzarsi sui pedali. Cosa ci trovate di normale in tutto questo? Le sue belle parole sono facili da raccontare, perch� l'autoemotrasfusione non � rintracciabile in nessun test antidoping. E' per questo, forse, che ha deciso di fare l'eroe. Ed � per questo che, forse, agli occhi di qualcuno, c'� anche riuscito. Ma � impossibile non pensare che, se Giro e Tour distano solo poche settimane l'uno dall'altro, lui abbia programmato delle autoemotrasfusioni solo per il Tour.
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