Archivio articoli genealogia su La Sorgente di Caposele
Pubblicato : 2 Novembre 2024 - 5:55:19pm Sulla rivista semestrale La Sorgente, edita dalla Pro Loco di Caposele, c'è una sezione che tratta della genealogia di Caposele. Qui sotto ho raccolto un archivio parziale degli articoli pubblicati:
------- In the semi-annual magazine La Sorgente, published by the Pro Loco of Caposele, there is a section dealing with the genealogy of Caposele. Below I have collected a partial archive of the published articles:
Progetto
Pubblicato : 3 Novembre 2023 - 11:00:51am (see below for English version) Facendo seguito ai nostri post del 29/01/2022 e del 4/3/2022 vorremmo chiedere donazioni per la copia degli atti notarili di Caposele: i fondi serviranno per pagare un fotografo professionista che effettuerà la digitalizzazione. Inizieremo con i registri notarili antecedenti i registri religiosi (prima del 1748) nella speranza di conoscere i nostri antenati più antichi. Questo sarà un progetto impegnativo e dispendioso in termini di tempo, non solo nella copia ma nella lettura e nell'estrazione delle informazioni dai documenti. Le scoperte verranno aggiunte al sito di Caposele. Di seguito una foto relativa ad una parte degli atti notarili di Leonardo Fungaroli. Le donazioni possono essere inviate a Pasquale Ceres ([email protected]) in Italia o a John Rendfrey ([email protected]) negli Stati Uniti. Qualsiasi donazione sarà molto apprezzata. Questi sono tempi difficili. Imparare a conoscere la nostra famiglia e i sacrifici che hanno affrontato ci aiuterà. Un ringraziamento a chi ha donato finora: Mark Ceres, Fabrice Delorme, Judy Ciallella, Laura Rivas (Ricas), Sina Merino, Michele Ceres, Angela Farina, Anna D’Elia, Diane Quick, Debbie Sloan, Wyatt James, Carolina D’Auria, Carmine Antonio Curcio ---------------------------------------------- Project "Digitalization of Caposele Notary Records" Following up on our posts of 1/29/2022 and 3/4/2022 we would like to request donations to copy the notary records of Caposele: the funds will be used to pay a professional photographer to digitalize the records. We will begin with the records before the start of the church records in 1748 in the hopes of learning about our more ancient ancestors. This will be a large and time-consuming project, not only in the copying but in the reading and extracting the information from the records. Discoveries will be added to the Caposele site Below is a photo of just some of the notary records of Leonardo Fungaroli. Donations can be sent to Pasquale Ceres ([email protected]) in Italy or John Rendfrey ([email protected]) in the US. Any donation will be greatly appreciated. These are difficult times. Learning about our family and the struggles they endured will help us get through. Thanks to the donors: Mark Ceres, Fabrice Delorme, Judy Ciallella, Laura Rivas (Ricas), Sina Merino, Michele Ceres, Angela Farina, Anna D’Elia, Diane Quick, Debbie Sloan, Wyatt James, Carolina D’Auria, Carmine Antonio Curcio
Gli atti notarili di Caposele
Pubblicato : 3 Marzo 2022 - 8:51:37am (see below for English version)†Gli atti notarili sono una buona fonte di informazioni genealogiche soprattutto quando mancano gli atti religiosi. Il notaio aveva normalmente una formazione universitaria e una laurea in giurisprudenza. La sua era una posizione molto importante nella società . Ogni paese, a seconda delle sue dimensioni, aveva uno o più notai in un dato momento. Era responsabilità del notaio registrare transazioni fondiarie, testamenti, doti matrimoniali, prestiti, donazioni alla chiesa ecc. Mentre le famiglie benestanti avevano più bisogno del servizio notarile, anche il manovale comune, che poteva non aver molto da lasciare ai suoi figli, voleva assicurarsi che quel poco che aveva fosse lasciato alla persona giusta e così faceva il suo testamento con il notaio. Gli atti notarili, che spesso risalgono al 1500, sono conservati presso l'archivio provinciale. I primi atti notarili per Caposele iniziano nel 1618. Come altre occupazioni, la carica di notaio veniva spesso tramandata di padre in figlio. Giuseppe Fungaroli di Caposele fu notaio alla fine del 1600, così come in seguito suo figlio Leonardo e 3 dei suoi nipoti, Giuseppe, Giovanni Battista e Gennaro Fungaroli. Ogni notaio aveva il proprio marchio o stemma specifico (in italiano Segno del Tabellionato) che veniva disegnato in ogni libro annuale dei loro registri. In basso a sinistra il marchio di Giuseppe Fungaroli del 1679 e a destra il marchio di Donato Miano del 1654. Gli atti notarili sono una grande fonte di informazioni genealogiche, in particolare testamenti e contratti di matrimonio. Le transazioni fondiarie a volte fanno riferimento a 75-100 anni prima, quando il nonno dell'attuale proprietario acquistò per la prima volta la terra. Mettono carne sulle ossa di nomi e date altrimenti noiosi. La maggior parte delle doti consisteva in oggetti per la casa, ma nel 1639 il notaio Donato Miano preparò il contratto matrimoniale di Carlo Suzzo con Vittoria Cafullo. Sia i Suzzo che i Cafullo furono molto importanti a Caposele tra il 1600 e l'inizio del 1700, ma da allora si sono estinti o si sono trasferiti altrove. Il padre di Carlo, Giovanni, acconsentì al matrimonio del figlio. I genitori di Vittoria furono il Notaio Francesco Antonio Cafullo e Imperatrice Ceres, ed ebbero almeno 8 figli. La dote per Vittoria consisteva in 125.000 Ducati, il denaro in uso all'epoca: una somma considerevole. Nel 1727 Donato Antonio Nisivoccia preparò il contratto di matrimonio di sua figlia Vittoria (sua madre era Giovanna Venino, ma è possibile che fosse già deceduta all'epoca) con Pietro, il figlio di Giuseppe Ceres. Il notaio fu Tommaso Cozzarelli. Per la sua dote Donato Antonio promise parte di un vigneto di Caposele, 20 pecore, 30 ducati dati nel corso di 2 anni, un nuovo materasso, una nuova coperta di lana fatta in casa, 4 lenzuola, 2 tovaglie di biancheria, un nuovo calderone di rame del valore di 20 carlini. Una nuova padella di rame del valore di 5 Carlini, una catena di ferro utilizzata per il camino del valore di 5 carlini. Questa dote veniva data come eredità di Vittoria dalla sua famiglia, ma se fosse morta senza avere figli la dote doveva essere restituita alla sua famiglia. Tuttavia, Pietro e Vittoria ebbero 5 figli e quasi la metà di tutte le persone oggi con il cognome Ceres a Caposele derivano da questa coppia, me compreso. Essi sono elencati sul sito Web di Caposele. Leonardo Spatola sposò Rosa Sturchio nel 1729. I genitori di Leonardo erano Michele Angelo Spatola e Aurelia Piro. Michele Angelo nacque probabilmente a Calabritto e Aurelia a Quaglietta. Sono gli antenati in linea diretta da cui derivano tutti gli Spatola di Caposele. Morirono nel 1690. Nel contratto di matrimonio redatto dal notaio Leonardo Fungaroli, Rosa era rappresentata dai genitori, Antonio Sturchio e Cassandra Caputo. Per la sua dote le diedero una vigna, mezza casa, 10 pecore da ottenere e dare nell'arco di 6 anni, un materasso, un copriletto di lana, 2 tovaglie, un calderone da 20 carlini, una padella da 5 carlini, una catena usata per il camino, un cucchiaio per maccheroni da 25 grana e una botte. Leonardo e Rosa si trovano anche sul sito di Caposele. Molti cognomi, come Sturchio, Scolavino, Russomanno e Colella, si trovano a Caposele da 400 anni o più, altri sono “nuovi arrivatiâ€. Di solito erano gli uomini che lasciavano spesso il loro paese natale dopo grandi eventi come terremoti o pestilenze in cerca di lavoro o di una sposa. Quel cognome si stabilì poi a Caposele. La città di nascita è spesso indicata negli atti notarili. A titolo di esempio, alcuni dei “primi†coloni a Caposele per la loro famiglia sono Filippo La Manna di Sant’Andrea Di Conza e Pietro Freda di Acerno nei primi anni del 1700, Bartolomeo Pizza di Senerchia nel 1710 e Onorio Infantozzi di Bagnoli nel 1720, in alcuni casi i funzionari comunali non conoscevano l'ortografia del cognome ed esso è cambiato. Così Francesco Gambone venne da Montella nei primi anni del 1700 e divenne Francesco Gammone a Caposele. Senza gli atti notarili non avremmo mai conosciuto le loro origini. Spesso le persone erano letteralmente sul letto di morte quando hanno deciso di fare testamento. Tale persona avrebbe affermato di essere malato di corpo e costretto a letto ma sano di mente e avrebbe chiamato il notaio a casa sua per dichiarare la sua ultima volontà . Spesso l'individuo invitava Gesù, Maria e i santi a prendersi cura della sua anima e a provvedere affinché le messe fossero celebrate dopo la morte per sé e per i suoi cari defunti. Camillo Bozio fu battezzato a Caposele il 7 agosto 1667. Frequentò l'Università di Salerno e si laureò nel 1688 “magna cum laude†in Medicina e Chirurgia. È dalle sue carte del collegio che apprendiamo la sua data di battesimo. I suoi genitori erano Vincenzo Bozio e Camilla Palmiero. Sua moglie Catarina Vistula era di Guardia Lombardi e morì prima di lui. Fece testamento presso il notaio Tommaso Cozzarelli il 6 novembre 1718. La prima cosa che Camillo chiede nel suo testamento è di essere sepolto nella chiesa di San Lorenzo. Nomina come eredi i figli Cesare e Giuseppe. Se Cesare dovesse morire senza figli Giuseppe sarà il suo unico erede. Giuseppe sta studiando per diventare sacerdote. Se entrambi i figli dovessero morire, i figli di sua figlia Anna diventeranno eredi. Gli eredi devono fare una donazione alla cognata Ippolita Vistula moglie del fratello, dottor Carlo Bozio. Camillo lascia 6 ducati alla chiesa di Santa Maria Materdomini, 21 ducati alla “gloriosa†chiesa di San Lorenzo e 30 carlini al Monastero di San Francesco. Infine lascia 20 carlini al nipote Francesco Bozio che tiene in grande considerazione. Francesco Ruglio era un sacerdote nato nel 1669. Fece testamento dal notaio Leonardo Fungaroli nel 1742 ma lo aggiornò nel 1744 e nel 1747. Aveva una casa “alla piazzaâ€. Nominò come suoi eredi Francesco e Michele Ruglio, i figli del nipote Guglielmo Ruglio. Lascia loro una casa sita a San Sebastiano oltre che parte di una casa sita a Bagnoli. L'altra parte della casa la cede a Guglielmo oltre a vari oggetti per la casa. Successivamente lascia a Francesco e Lorenzo Ruglio, figli del nipote Bartolomeo, mezzo orto a San Sebastiano e un verde pascolo. Alla sorella Anna, moglie di Nicola Di Masi, lascia oggetti per la casa come un materasso e una catena di ferro. Il loro padre Bartolomeo riceve una vigna e 200 ducati d'argento. Infine lascia alla sorella Costanza Ruglio e alla figlia Anna Colella una casa a Sant'Angelo. Alcuni eventi hanno richiesto la redazione di un testamento. Nel 1648 la popolazione di Caposele era di 1200 abitanti. Nel 1656-1658 la peste invase Caposele uccidendo 642 persone tanto che nel 1659 la popolazione era scesa a 500. Le persone un giorno erano sane e il giorno successivo nelle loro tombe. Antonio Christiano fece testamento il 29 ottobre 1656. Sua moglie Angela Di Gianni era già morta. Lascia una casetta con giardino che ricevette dal dottor Antonio Christiano, e una casa che ricevette da Angelo Canalluzzo, al giovane figlio Giovanni. Nomina sua madre, Antonia Lione, tutore legale di Giovanni. Ma doveva anche considerare cosa sarebbe successo a Giovanni se sua madre fosse morta. Pertanto, nominò sua sorella Donata come sostituta della moglie in caso di morte. Antonia Lione fece testamento il 9 novembre 1656, momento in cui sia Antonio che suo figlio Giovanni erano morti. Antonia morì poco dopo e le 2 case donatele dal figlio andarono a Donata. Non è noto se Donata sia sopravvissuta alla peste. Tutti i testamenti della famiglia di Antonio Christiano furono redatti dal notaio Donato Miano. L'uso di atti notarili per scopi genealogici non è privo di problemi. In particolare sono difficili da leggere. I documenti sono scritti in un misto di italiano, dialetto italiano, latino, termini legali e abbreviazioni. La maggior parte di questi registri non sono stati digitalizzati, quindi l'unico modo per farvi ricerche è in loco in Italia. Inoltre, l'età non viene fornita, quindi le stime devono essere fatte soprattutto per i matrimoni. Potrebbero esserci più persone con lo stesso nome che vivono contemporaneamente nella città , quindi si deve cercare di distinguere chi è chi. Mentre la maggior parte delle persone si rivolgeva al notaio nella sua città natale, ci si rivolgeva anche ai notai della città vicina, specialmente se il matrimonio era con qualcuno di un'altra città o l'acquisto di un terreno era altrove. Non tutti gli atti notarili sono sopravvissuti. Francesco Bozio, Francesco Antonio e il figlio Gabriele Cafullo sono solo alcuni dei notai di Caposele del 1600 i cui atti sono andati perduti. Nonostante queste insidie, vale la pena utilizzare atti notarili per la ricerca genealogica. Autori: John Rendfrey, Ignacio La Manna, Pasquale Ceres ---------------------------------------------- Caposele notary recordsNotary records are a good source of genealogical information especially when church records are missing. The notary was normally educated at university and held a law degree. His was a very important position in the town. Each town, depending on its size, had one or more notaries at any given time. It was the responsibility of the notary to record land transactions, wills, marriage dowry, loans, donations to the church etc... While wealthy families had more need of a notary’s service, even the common laborer, who may not have had much to leave his children, wanted to make sure what little he did have was left to the right person and so had his will made with the notary. The notary records, which often exist back to the 1500’s, are held at the province archives. The first notary records for Caposele begin in 1618. Like other occupations, the position of notary was often handed down from father to son. Giuseppe Fungaroli of Caposele was a notary in the late 1600’s, as was later his son Leonardo and 3 of his grandsons, Giuseppe, Giovanni Battista and Gennaro Fungaroli. Each notary had their own distinct mark or crest (in Italian Segna di Tabellionato) which was drawn in each year's book of their records. Below left is the mark of Giuseppe Fungaroli from 1679 and on the right the mark of Donato Miano from 1654. The notary records are a great source of genealogical information, especially wills and marriage contracts. Land transactions will sometimes reference back 75 to 100 years when the present owner’s grandfather first purchased the land. They put meat on the bones of otherwise boring names and dates. Most dowries consisted of household items but in 1639 notary Donato Miano prepared the marriage contract for Carlo Suzzo to Vittoria Cafullo. Both the Suzzo and Cafullo families were very prominent in Caposele in the 1600’s to early 1700’s but have since died out or moved elsewhere. Carlo’s father Giovanni, gave his consent for his son to marry. Vittoria’s parents were the Notary Francesco Antonio Cafullo and Imperatrice Ceres and they had at least 8 children. The dowry for Vittoria consisted of 125,000 Ducats, the money in use at the time: a very large sum today. In 1727 Donato Antonio Nisivoccia prepared the marriage contract of his daughter Vittoria (her mother was Giovanna Venino but she may have already been deceased at the time) to Pietro the son of Giuseppe Ceres. The notary was Tommaso Cozzarelli. For her dowry Donato Antonio promised part of a vineyard in Caposele, 20 sheep, 30 ducats given over the course of 2 years, a new mattress, a new homemade bedcover made of wool, 4 linen bedsheets, 2 tablecloths of linen, a new copper cauldron worth 20 carlini. A new copper frying pan worth 5 carlini, an iron chain used for fireplace worth 5 carlini. This dowry is given as Vittoria’s inheritance from her family but if she dies with no children of her own the dowry is to be given back to her family. However, Pietro and Vittoria had 5 children and almost half of all persons today with the Ceres surname stem from this couple, including me. They are listed on the Caposele website. Leonardo Spatola married Rosa Sturchio in 1729. Leonardo’s parents were Michele Angelo Spatola and Aurelia Piro. Michele Angelo was likely born in Calabritto and Aurelia in Quaglietta. They are the direct line ancestors from whom all Spatola’s in Caposele stem. They died in the 1690’s. In the marriage contract by notary Leonardo Fungaroli, Rosa was represented by her parents, Antonio Sturchio and Cassandra Caputo. For her dowry they provided a vineyard, half of a house, 10 sheep to be obtained and given in the space of 6 years, a mattress, a bed cover of wool, 2 tablecloths, a cauldron worth 20 carlini, a frying pan worth 5 carlini, a chain used for fireplace, a macaroni spoon worth 25 grana and a barrel. Leonardo and Rosa can also be found on the Caposele site. Many surnames, such as Sturchio, Scolavino, Russomanno and Colella, can be found in Caposele for 400 years or more, others are “newcomers.†Usually, it was the men who left their town of birth often after major events like earthquakes or plagues in search of work or a bride. That surname was then established in Caposele. The town of birth is often given in notary records. Just some of the “first†family settlers in Caposele are Filippo La Manna from Sant Andrea Di Conza and Pietro Freda from Acerno in the early 1700’s, Bartolomeo Pizza from Senerchia in the 1710’s and Onorio Infantozzi from Bagnoli in the 1720’s, in some cases the town officials were not familiar with the spelling of the surname and it is changed. Thus, Francesco Gambone came from Montella in the early 1700’s and became Francesco Gammone in Caposele. Without the notary records we would never have known their origins. Often people were literally on their deathbeds when they decided to make a will. Such a person would state that he was sick of body and bedridden but sound of mind and called the notary to his house to declare his last will. Often the individual would call upon Jesus, Mary and the saints to take care of his soul and make provisions for Masses to be said after death for himself and his departed loved ones. Camillo Bozio was baptized in Caposele August 7,1667. He attended the University of Salerno and graduated in 1688 magna cum laude as a Doctor of Medicine. It is from his collegio papers that we learn his baptismal date. His parents were Vincenzo Bozio and Camilla Palmiero. His wife, Catarina Vistula was from Guardia Lombardi and died before him. He made his will with the notary Tommaso Cozzarelli on November 6,1718. The first thing Camillo asks in his will is to be buried in San Lorenzo Church. He names as his heirs his sons Cesare and Giuseppe. If Cesare should die without children Giuseppe will be his sole heir. Giuseppe is studying to become a priest. If both sons should die the children of his daughter Anna will become the heirs. The heirs have to make a donation to his sister-in-law Ippolita Vistula, the wife of his brother Doctor Carlo Bozio. Camillo leaves 6 ducats to the church of Santa Maria Materdomini, 21 ducats to the “glorious†church of San Lorenzo and 30 carlini to San Francesco Monastery. Finally, he leaves 20 carlini to his nephew Francesco Bozio who he holds in high esteem. Francesco Ruglio was a priest born in 1669. He made his will with notary Leonardo Fungaroli in 1742 but updated it in 1744 and 1747. He had a home in “la piazza.†He named as his heirs Francesco and Michele Ruglio, the sons of his nephew Guglielmo Ruglio. He leaves them a house located in San Sebastiano as well as part of a house located in Bagnoli. The other part of the house he gives to Guglielmo as well as various household items. Next, he leaves to Francesco and Lorenzo Ruglio the sons of his nephew Bartolomeo half a garden in San Sebastiano and a green pasture. To their sister Anna, the wife of Nicola Di Masi he leaves household items such as a mattress and a chain of iron. Their father Bartolomeo receives a vineyard and 200 ducats of silver. Lastly, he leaves to his sister Costanza Ruglio and her daughter Anna Colella a house in San Angelo. Certain events necessitated the making of a will. In 1648 the population of Caposele stood at 1200 inhabitants. In 1656-1658 the plague swept through Caposele killing 642 people so that by 1659 the population was down to 500. People were healthy one day and in their graves the next. Antonio Christiano made his will on October 29, 1656. His wife Angela Di Gianni was already deceased. He leaves a small house with a garden which he received from Doctor Antonio Christiano, and a house which he received from Angelo Canalluzzo to his young son Giovanni. He names his mother, Antonia Lione to be the legal guardian of Giovanni. But he had to also consider what would happen to Giovanni If his mother should die. Therefore, he named his sister Donata to take his mother’s place should she die. Antonia Lione made her will on Nov 9, 1656 by which time both Antonio and his son Giovanni were dead. Antonia died soon after and the 2 houses given to her by her son went to Donata. It is unknown if Donata survived the plague. All the wills for the family of Antonio Christiano were made by notary Donato Miano. Using notary records for genealogy purposes is not without problems. Most notably they are difficult to read. The records are written in a mixture of Italian, Italian dialect, Latin, legal terms and abbreviations. Most of these records have not been filmed so the only way to research them is on site in Italy. Also, ages are not given so estimates must be made especially for marriages. There may be multiple persons with the same name living at the same time in the town so you have to try to distinguish who is who. While most persons used the notary in their hometown, they did use neighboring town’s notaries as well, especially if the marriage was with someone from another town or a land purchase was elsewhere. Not all notary’s records have survived. Francesco Bozio, Francesco Antonio and his son Gabriele Cafullo are just a few of the notaries of Caposele from the 1600’s whose records are lost. In spite of these pitfalls, using notary records for genealogy research is well worth it. Authors: John Rendfrey, Ignacio La Manna, Pasquale Ceres Appendix A - Appendice AElenco dei notai di Caposele (Archivio di Stato di Avellino) e anni dei registri. List of Caposele notaries (Avellino State Archive) and years of their records.
Appendix B - Appendice BThe marriage contract between Pietro Ceres and Vittoria Nisivoccia (1727, notary Tommaso Cozzarelli) Contratto matrimoniale tra Pietro Ceres e Vittoria Nisivoccia (1727, notaio Tommaso Cozzarelli)
Risorse genealogiche di Caposele e stato della digitalizzazione
Pubblicato : 30 Gennaio 2022 - 9:46:09pm (see below for English version) Per Caposele esistono due fonti di registrazioni sistematiche di nascita, matrimonio e morte:
Studiare la genealogia per gli anni precedenti al 1748 diventa più difficile, poiché si può fare affidamento solo su documenti sporadici o su registrazioni non ancora sistematiche:
Grazie alle donazioni ricevute per il Progetto di digitalizzazione dei documenti della Chiesa di San Lorenzo, alcuni anni fa abbiamo potuto digitalizzare alcune delle fonti sopra riportate, come segue:
Vogliamo ringraziare tutti i donatori che hanno reso possibile il progetto di digitalizzazione. ---------------------------------------------- Caposele genealogy resources and digitization statusFor Caposele, there are two sources for systematic records for birth, marriage and death:
Studying genealogy for the years before 1748 becomes more difficult, as one can only rely on sparse documents or on records that were not yet systematic:
Thanks to the donations received for the Church Records Digitization Project, a few years ago we were able to have some of the sources above digitized, as follows:
We want to thank all of the donors that made the digitization project possible.
Progetto digitalizzazione: è iniziata la fase 2
Pubblicato : 2 Gennaio 2022 - 4:43:51pm Cari membri della "Genealogia di Caposele" ed amici Caposelesi, il progetto di digitalizzazione dei registri parrocchiali della chiesa di San Lorenzo Martire del 1748-1810 si è concluso: i registri antecedenti al 1900 sono stati digitalizzati. L'ammontare delle donazioni ha raggiunto 2948 euro (3999 $). Grazie al vostro aiuto, sono stati digitalizzati (da un fotografo professionista) i seguenti volumi: - volume 1748-1767: Battesimi 1748-1773 , Cresime 1759-1761 Matrimoni 1748-1767 , Morti 1748-1766 - volume 1767-1790 Battesimi 1773-1790 , Matrimoni 1767-1787 Cresime 1775-1780 , Morti 1768-1790 - volume 1790-1801 Cresime 1790-1800 , Battesimi 1790-1801 Matrimoni 1788-1801 , Morti 1790-1801 - volume 1801-1812 Battesimi 1801-1812 , Cresime 1804 Matrimoni 1801-1812 , Morti 1801-1812 - volume 1848-1853 Battesimi 1848-1852 , Cresime 1850, 1853 Matrimoni 1848-1852 , Morti 1848-1852 - volume 1853-1870 Battesimi 1853-1870 , Cresime 1854, 1857 Matrimoni 1853-1854 , Morti 1853-1854 - volume 1871-1882 Battesimi 1871-1882 Questi registri ci hanno consentito di rintracciare gli antenati dei nostri membri vissuti a Caposele fino ai primi del 1700. Ringraziamo gli amici che hanno contribuito con una donazione: Rita Mattia Carmela Judy Ciallella Pat Tobie Michelle Sforza Cesare Gaetano Nesta Nicola D'Auria Lucio Nesta Alessandro Russomanno Maria Mattia Paturel Michele Ceres Diane Ventuno Gerardo Ceres Gerry Meola Giuseppe Ceres Gail Mattia Boffa Allan McDonald John Curcio Neil Sturchio Antonio Mattia John O'Connor David Michalak Bill La Rezza Donato Ceres Armando Sturchio Gerardo Del Guercio Luciano Viscido Rev. Thomas D. Nicastro Jr Paolo Viscardi Caren Matyckas Eduardo Carey Russomanno Rita Mattia (nuova donazione) Bill La Rezza (nuova donazione) Maria Gonnella Rosamilia Idelma Di Masi Mark Ceres Frank Caprio Dan Ravelo Rosa Caruso Giuseppe Proietto L. D. Rita Mattia (nuova donazione) Gail Glazier Bill La Rezza (nuova donazione) Alcune foto sono state caricate nell'album del gruppo Facebook "Genealogia caposelese".Per vederle andate sul gruppo FB qui. ---------------------------------------------- Digitalization project: phase 2 has started Dear members of "Genealogia di Caposele" and fellow Caposelesi, the project to digitalize the San Lorenzo Martire church records from 1748-1810 is completed: registers before 1900 have been digitalized. The amount of donations has reached 3999 $ (2948 Euros). Thanks to your help, the following books were digitalized: - volume 1748-1767: Baptisms 1748-1773 , Confirm. 1759-1761 Marriages 1748-1767 , Deaths 1748-1766 - volume 1767-1790 Baptisms 1773-1790 , Marriages 1767-1787 Confirm. 1775-1780 , Deaths 1768-1790 - volume 1790-1801 Confirm. 1790 1800 , Baptisms 1790-1801 Marriages 1788-1801 , Deaths 1790-1801 - volume 1801-1812 Baptisms 1801-1812 , Confirm. 1804 Marriages 1801-1812 , Deaths 1801-1812 - volume 1848-1853 Baptisms 1848-1852 , Confirm. 1850, 1853 Marriages 1848-1852 , Deaths 1848-1852 - volume 1853-1870 Baptisms 1853-1870 , Confirm. 1854, 1857 Marriages 1853-1854 , Deaths 1853-1854 - volume 1871-1882 Baptisms 1871-1882 Using these records we have been able to trace many of our members family lines back to the early 1700's in Caposele. We would like to thank the friends that have contributed with a donation: Rita Mattia Carmela Judy Ciallella Pat Tobie Michelle Sforza Cesare Gaetano Nesta Nicola D'Auria Lucio Nesta Alessandro Russomanno Maria Mattia Paturel Michele Ceres Diane Ventuno Gerardo Ceres Gerry Meola Giuseppe Ceres Gail Mattia Boffa Allan McDonald John Curcio Neil Sturchio Antonio Mattia John O'Connor David Michalak Bill La Rezza Donato Ceres Armando Sturchio Gerardo Del Guercio Luciano Viscido Rev. Thomas D. Nicastro Jr Paolo Viscardi Caren Matyckas Eduardo Carey Russomanno Rita Mattia (new donation) Bill La Rezza (new donation) Maria Gonnella Rosamilia Idelma Di Masi Mark Ceres Frank Caprio Dan Ravelo Rosa Caruso Giuseppe Proietto L. D. Rita Mattia (nuova donazione) Gail Glazier Bill La Rezza (new donation) A few photos have been uploaded in the Facebook album "Genealogia caposelese". To see them go here.
Indicizzazione del Catasto Onciario del 1754
Pubblicato : 21 Marzo 2021 - 10:35:45pm Siamo lieti di pubblicare sul sito "Genealogia di Caposele" l'indicizzazione del Catasto Onciario di Caposele del 1754. Questo registro fiscale è come un censimento, in quanto elenca tutti quelli che vivevano a Caposele in quel momento, raggruppati per famiglie, professione, età e relazione con il capofamiglia. Riesci a trovare la tua famiglia? Questo lavoro è stato reso possibile dalle generose donazioni dei nostri membri. Si prega di considerare l'ipotesi di una donazione in modo da rendere possibile in futuro altre opere come questa. ---- We are pleased to post on the Caposele Genealogy site the Caposele Catasto Onciario record. This tax record, taken in 1754, is like a census as it lists everyone living in Caposele at that time, grouped by households, profession, age and relationship to head of household. Can you find your family? This work was made possible by the generous donations of our members. Please consider making a donation so other future works such as these can be achieved.
Gruppo genealogia genetica Caposele
Pubblicato : 25 Dicembre 2014 - 6:52:58pm Cari membri della "Genealogia di Caposele", la genealogia genetica sta diventando un nuovo strumento per la ricerca genealogica, in aggiunta alla tradizionale analisi delle registrazioni scritte, che potrebbe aiutare quando non esistano documenti scritti, oppure per eventuali antenati di cui non si conoscano i genitori. Sono lieto di annunciarvi che un gruppo di genealogia genetica focalizzato su Caposele è stato creato su Family Tree DNA da Michelle Sforza, un utente di origini Caposelesi registrato sul sito web "Genealogia di Caposele" (il suo albero genealogico online si trova qui). Questo nuovo progetto è in aggiunta a quello portato avanti su questo sito web, relativo alla costruzione dell'albero genealogico online, e, come recita la sua descrizione: "Questo progetto mira a supportare con la genealogia genetica gli sforzi per tracciare le origini ed identificare le firme genetiche dei cognomi di Caposele". Chiunque sia interessato, anche per chiedere informazioni su quale sia il test migliore, può contattare Michelle Sforza (michelle.sforza chiocciola gmail.com). ------- Dear members of "Genealogy of Caposele", genetic genealogy is becoming a new tool for genealogical research, in addition to the traditional written record analysis, and could help where no record exist or for ancestors whose parents are unknown. I'm pleased to announce you that a group focused on Caposele genetic genealogy has been started on Family Tree DNA by Michelle Sforza, a registered user on "Genealogy of Caposele" website (her online tree is here). This new project is in addition to the Caposele genealogical tree that we are building here, and, as it states: "This project aims to supplement with genetic genealogy these efforts to trace the origins and identify the genetic signatures of Caposele's unique surnames". If anyone is interested, or to ask info on which test is best, please contact Michelle Sforza (michelle.sforza at gmail.com).
Progetto digitalizzazione: consultazione dei dati digitalizzati
Pubblicato : 11 Dicembre 2011 - 6:43:15pm Cari membri, tutte le persone interessate a contribuire al progetto possono scegliere di donare o a me, tramite bonifico sul mio conto corrente, o a John Rendfrey, spedendogli un assegno. Ognuno può scegliere il metodo di pagamento più comodo, contattate per email me ([email protected]) o John ([email protected]) per avere le informazioni necessarie per effettuare la donazione. Come regola generale, i donatori dagli USA possono far riferimento a John, e gli altri a me. Per quanto riguarda la consultazione ai registri digitalizzati, l'accordo con il parroco della Chiesa di San Lorenzo di Caposele, don Vincenzo (che dobbiamo ancora ringraziare per la sua disponibilità al nostro progetto!), prevede che il dvd con le foto degli antichi volumi rimarrà nel suo ufficio nella Chiesa di S. Lorenzo (il posto che li ha custoditi e preservati per secoli): l'obiettivo primario del progetto consiste infatti nell'affiancare al supporto cartaceo quello digitale, col fine di avere una copia "di backup" dei preziosi registri. Ognuno, e in particolar modo i donatori, possono consultare il dvd nel suo ufficio chiedendogliene il permesso. Io e John abbiamo una copia dei dati, che abbiamo promesso di non copiare. Ad ogni modo in questi dati possiamo effettuare ricerche sugli antenati dei donatori (date di nascita/matrimonio/morte), e caricheremo questi dati sull'albero genealogico online del sito "Genealogia di Caposele" (http://ars.altervista.org/PhpGedView/index.php). Disponendo della data di un certo evento, sarà molto più facile individuare l'atto corrispondente consultando il dvd nell'ufficio parrocchiale della Chiesa di S. Lorenzo. Inoltre possiamo inviare 1 o 2 foto ai donatori che ci contatteranno, una volta che avremo individuato le registrazioni dei loro antenati nei dati digitalizzati. Per verificare ciò basta consultre l'albero genealogico online, e verificare se i dati di un proprio antenato sono provenienti dalla fonte S27 "Registri parrocchiali Chiesa San Lorenzo", il che indica che l'informazione è stata recuperata dai registri parrocchiali. Pasquale Ceres (e John Rendfrey) ------------------------------------------------------------------------------ Digitalization Project: availability of digitalized records Dear members, all people interested to contribute to the project can choose to donate either to me (via money transfer to my bank account), or to John Rendfrey, by posting him a check. Everyone can choose the easier way, just contact by email me ([email protected]) or John ([email protected]), to get the needed info for the donation. As a rule of thumb, American donors can refer to John, and others to me. About the availability of the digitalized records, we agreed with Caposele S. Lorenzo Church's pastor, don Vincenzo (that we must thank again for his availability to our project!), that the dvd containing the photos of the old volumes will be in his office in Caposele S. Lorenzo Church (the place that has guarded and preserved them for centuries). The main target of the project consists in supporting the paper medium with the digital one, with the aim to have a "backup" copy of the precious records. Everyone, and especially the donors, can consult the dvd in his office by asking him permission. I and John have a copy of the data, which we promised not to copy. Anyway, in this data we can search donor's ancestors birth\marriage\death dates, and we will upload this data in the online tree on "Genealogia di Caposele" website (http://ars.altervista.org/PhpGedView/index.php). Once you have the birth date of a certain event, it will be much easier for you to access the corresponding record in S.Lorenzo Church office. Moreover, we can send 1 or 2 records to the donors that contact us, once we have located their ancestor's records in the digialized data. For this, you can check the online tree, and see if one's ancestors has as a source S27 "Registri parrocchiali Chiesa San Lorenzo", meaning that the date was retrieved in the Church Records. Pasquale Ceres (and John Rendfrey)
Storia di Caposele
Pubblicato : 11 Dicembre 2011 - 6:43:00pm Non ci sono notizie sulle origini di Caposele per cui sono possibili solo delle ipotesi in base agli indizi disponibili. Secondo una ipotesi Caposele deve il suo nome al fatto che si trova vicino alle sorgenti del fiume Sele. Il toponimo antico Caput Sylaris, tramandato da varie fonti storiche, è perfettamente conservato dal nome moderno Caposele e nella pronuncia dialettale: Capussela. Secondo l'ipotesi dello studioso Antonini l'origine di Caposele risalirebbe al periodo delle lotte fra tribù sannitiche e Romani. L'Antonini opinò che Caposele e gli altri paesi vicini fossero stati fondati da coloro che si ritiravano dai luoghi di passaggio militare come risultavano essere quelli dell'Alto Ofanto, teatro di furiosi scontri tra Sanniti e Romani impegnati nella conquista dei territori del Sud dell'Italia. Sul monte Oppido, che si trova tra Caposele e Lioni, sono stati ritrovati i resti di un'antica muraglia lunga qualche centinaio di metri raggruppante quattro ambienti che possono far pensare ad una fortezza di tempi vetusti, a guardia di una serie di casamenti. Alcuni pezzi di queste mura, che si confondono con le fabbriche di un castello medievale, costruite senza malta testimoniano che i blocchi di pietra non lavorati furono messi l'uno sull'altro in modo da tenersi fermi con il loro stesso peso. Quest'ultima ipotesi è avvalorata dal fatto che in età romana, la tranquillità dei luoghi favorì la ubicazione di un collegio del dio Silvano, prima delle foreste, successivamente identificato con il dio Pan. Questa presenza è confermata dal ritrovamento di una lapide con iscrizione latina in località Preta , a ridosso delle sorgenti del Sele, oggi custodita nel Museo Archeologico di Avellino. Il borgo, che i primi abitanti costruirono presso le sorgenti, si disponeva ad anfiteatro addossato alla montagna, intorno ad una grande quantità di polle sorgive che formavano un irrequieto laghetto, le cui acque davano origine al primo tratto del fiume Sele. Il luogo non ha subito mutamenti fino ai primi del 1900. Con l'energia sprigionata dall'acqua si attivavano i mulini, le gualchiere, gli oleifici e le tintorie. Comunque, qualunque sia la sua origine, la prima notizia di un feudo di Caposele, e di un probabile Castello, risale ai tempi dei Normanni, all'incirca al 1160, quando ne era signore Filippo di Baldano. I Baldano, conti di Conza, erano dei guerrieri potentissimi. A questo periodo risale anche l'esistenza, nel territorio di Caposele, di altri piccoli feudi, come la Terra di Boiaro, la Terra di Maliventre, poi Boninventre e la Terra della Torricella, con la torre, le fontane, le case, la chiesa e il convento fondato dal futuro vescovo di Bisaccia Francesco di Caposele sotto il titolo di San Francesco dei Minori Conventuali. La Torricella fu distrutta e i superstiti si rifugiarono a Caposele, Santomenna e Teora. Intorno all'anno 1000 risalirebbe la nascita del primo Torrione di Caposele innalzato a difesa del territorio. I Baldano erano entrati in possesso di queste Terre dopo che, nel 1079, il duca di Calabria Roberto Guiscardo fece bruciare messi e casolari con tutti gli uomini, distruggendo torri e interi castelli. Filippo Baldano di Caposele, ai tempi delle crociate, inviò i suoi uomini più forti a Dudon di Conza, nobile guerriero decantato anche da Dante, spedito in Terra Santa con 3 cavalieri, 60 crociati e centinaia di fanti del circondario per contribuire a liberare il Santo Sepolcro e a conquistare Gerusalemme. Morto Filippo nel 1239, Caposele, appartenuto nel 1190 a Ruggiero, passò nelle mani del discendente Raone Baldano, ultimo signore prima che la famiglia si estinguesse con l'arrivo di Federico II, prima di finire al demanio imperiale degli Svevi. Secondo un documento del 1241, Caposele, Senerchia e Calabritto dovevano concorrere alla riparazione del Castello imperiale di Campagna. Gli Svevi avevano abbandonato la politica normanna delle torri in ogni feudo, avevano preso a costruire poche e robuste fortezze nell'enorme provincia, scegliendo il Castello di Campagna come sede politica del giureconsulto regio, insediatosi per riscuotere gabelle e per amministrare il territorio, come un sottoprefetto assoggettato a Foggia. Caposele fu poi donata da re Manfredi di Svevia a Minora Gentile che lo porto' in dote a Federico Maletta, conte di Apice, finendo sotto la giurisdizione amministrativa del Castello imperiale di Apice. Dopo la congiura dei signori, passati con i nuovi conquistatori Angioini, e la cacciata degli Svevi, re Carlo I d'Angiò, nel 1284, diede il feudo di Caposele al suo fido Pietro Anni Baldo, prima di giungere nelle mani di Anselmo di Caore. Questo nobile cavaliere morì nel corso della spedizione di Serbia e, non essendo tornato nel Regno nonostante la proroga di Pentecoste, come si usava allora, l'8 giugno 1289, gli decadde ogni titolo. Per premiare i suoi fedeli figli e per esaltarne la memoria, Carlo II d'Angiò assegnò i feudi di Caposele e Stigliano, per 80 deca annue, al nobile Guglielmo Della Marra, che li consegnò al figlio Ruggiero. Alcune fonti rivelano l'esistenza nel 1322 di un vero e proprio Castello, affidato ad un Ballini che fornì ancora una volta uomini e fanti per la ennesima spedizione in Terra Santa. Il borgo, incluso in una cinta muraria, riuscì a svilupparsi divenendo sempre più importante. Il feudo, rimasto a Ruggiero II Della Marra, in quanto dote della moglie Mansella di Salerno, fu rivenduto a Giacomo Arcuccio, conte di Minervino, nel 1376. Una parte di esso, forse dove sorge l'insediamento di "Capo di fiume", giunti gli Aragonesi a Napoli, fu del poeta Iacopo Sannazaro, che l'ebbe in dono dalle mani dei sovrani. Nel 1416 la regina Giovanna II affidò le rendite del feudi di Caposele ad Antonio Gesualdo. Nel 1445 Caposele era di Roberto Gesualdo, al quale successero Elia, Luigi, Sansone, Nicola e, nel 1480, il fratello Luigi II, a cui re Ferdinando I D'Aragona oltre Caposele, Conza ed Andretta, concesse anche i feudi di Cairano e Calitri. E' grazie a Luigi II Gesualdo che Caposele assurge, nel 1494, al titolo di Università , cioè di Comune a sé, capace di eleggere un sindaco e un parlamento liberamente, per alzata di mano dei suoi abitanti. Il borgo si conquistava così il titolo di Terra di Caposele. Il paese divenne autonomo intorno al 1500. Ad amministrare i suoi beni in Caposele, i Gesualdo mandarono sicuramente delle case blasonate alle loro dipendenze concedendo titoli e terre. E' qui che entrano, nel gioco della storia, le prime famiglie nobili residenti, come i Benincasa, i Bozio, i Ceres, i Cozzarelli, i De Rogatis, gli Ilaria, i Masi, i Russomanno, i Santorelli. Nel 1498 Luigi II Gesualdo fu ribelle alla Corona, per cui il re affidò il feudo di Caposele allo spagnolo Consalvo Fernandez de Cordova fino al 1505, quando Luigi II, perdonato, riprese il possesso delle sue terre. Caposele fu poi donato nel 1518 da Ferdinando il Cattolico, al figlio Luigi, Fabrizio Gesualdo, ed ereditato nel 1566 da Luigi IV e, nel 1584 da Fabrizio II e quindi , nel 1586 da Carlo Gesualdo, il quale non avendo figli maschi, lo fece slittare a Nicolo' Ludovisio marito della figlia Isabella, nel 1613. A Isabella successe la figlia Lavinia nel 1629 che, morta senza lasciare eredi diretti, fece incamerare il feudo e gli immensi beni che aveva dalla Regia Corte in quello stesso 1636. Il feudo di Caposele fu ricomprato dallo stello duca di Fiano Niccolò Ludovisio che, nel 1658, lo fece ereditare al figlio Giovan Battista. Nel 1656 il borgo si vide decimato dalla peste di 642 abitanti e dal terremoto del 1694 di 40 persone. Varie comunità religiose avevano occupato l'intero territorio e le innumerevoli chiese; in particolare vi era la chiesa Madre di San Lorenzo, nella quale erano custodite, oltre le reliquie del Santo protettore, anche quelle di S. Nereo, S. Achilleo e S. Emerenziana. Il feudo di Caposele arrivò nelle mani di Inigo Rota che, sposata Beatrice Mastrullo, ottenne dal re il titolo di Principe di quella Terra; i Signori preferivano la bella Napoli alle rupestri alture. Caposele fra un terremoto e un'alluvione, rimase ai Rota passando, nel 1714, da Marcantonio a Inigo II e, nel 1771, ad Ippolita Rota, che lasciò il Principato nelle mani del marito. Carlo Lagni fu l'ultimo signore fino all'abolizione delle feudalità con la legge francese del 1806, allorquando il paese contava quasi 4.000 abitanti. Dal sito: http://www.tuttocampania.it/dettaglio_comune.php?nome_paese=Caposele&campo=storia
Informativa sulla privacy
Pubblicato : 11 Dicembre 2011 - 6:42:47pm Le ricerche genealogiche, per loro natura, portano alla creazione di un archivio contenente dati personali (nomi, date, relazioni, ecc.) Chiunque desideri, a qualunque titolo, non apparire sul nostro sito, per motivi di privacy, puo' tranquillamente sciverci: provvederemo a rimuoverlo dai nostri archivi con sollecitudine! Chi invece fosse felice di rientrare nella grande famiglia delle genti caposelesi (molte delle quali, ahime', non piu' residenti nell'amato paese), e' invitato a collaborare attivamente alla costruzione dell'archivio, registrandosi sul sito, o inviandoci notizie ed informazioni utili al riguardo.
Aiutaci ad estendere l'albero genealogico a tutta Caposele!
Pubblicato : 11 Dicembre 2011 - 6:40:14pm Collaborare e' facilissimo: scrivi una mail a [email protected], sarai abilitato ad estendere il database inserendo i tuoi dati. Parti da una persona gia' presente nel database, e che e' anche nel tuo albero genealogico, ed inserisci tutti i tuoi parenti. Una volta selezionata una persona, spostarsi nella sezione "parenti stretti", e procedere ad aggiungere fratelli, sorelle, genitori, marito o moglie, ecc. Non temere di sbagliare: i dati dovranno essere confermati prima di diventare definitivi: in ogni caso sara' sempre possibile correggere eventuali errori. Collaborate in massa!
Messaggio dall'Argentina
Pubblicato : 11 Dicembre 2011 - 6:36:03pm Ci ha scritto Eduardo Alejo Ceres, parroco di un paese vicino Buenos Aires, in Argentina. E\' di origini caposelesi, e vorrebbe entrare in contatto con i suoi parenti di Caposele. Qualcuno ha elementi per aiutarlo? Ecco il suo messaggio: ------------------------------------------------------------- Mi chiamo Eduardo Alejo Ceres e sono Parroco di Chacabuco, provincia di BUENOS AIRES, Argentina; sono di origini italiane perché il mio bisnonno Generoso Ceres era nato a Caposele nel 1854. Generoso Ceres era figlio di Raffaele Ceres, e Mariantonia Sozio. Mi piacerebbe sapere se ho parenti a Caposele. Grazie per la risposta. ------------------------------------------------------------- Me LLamo Eduardo Alejo Ceres y soy Cura Parroco en Chacabuco, Provincia de Bs As, Argentina y acabo de sacar mi ciudadanÃa italiana ya que mi bisabueblo Generoso Ceres, nació en Caposele en 1854. Generoso Ceres, era hijo de Rafaelle Ceres, y MarÃantonia Sozio. Quisiera saber si tengo familiares en Caposele. Gracias por responder.
Genealogy from Caposele
Il file GEDCOM è stato creato usando PhpGedView 4.3.1 SVN il 10 Aprile 2023
Cognomi più comuni BENINCASA, BOTTIGLIERI, BOZIO, CAPRIO, CARUSO, CASALE, CASTAGNO, CERES, CETRULO, CHIARAVALLO, CIBELLIS, CICCONE, CIFRODELLI, CIONE, CLEFFI, COLATRELLA, CONFORTI, CORONA, COZZA, COZZARELLA, COZZARELLI, CUOZZO, CURCIO, D'ALESSIO, D'AURIA, D'ELIA, DAMIANO, ESPOSITO, FARINA, FORLENZA, FREDA, GALDI, GERVASIO, GONNELLA, GRASSO, GUARINO, GUERCIO, IANNUZZI, IANNUZZO, ILARIA, LILOIA, LUONGO, MALANCA, MALANGA, MANNA, MASI, MATTIA, MAZZARIELLO, MEO, MERINO, MEROLA, MONTEVERDE, NESTA, NISIVOCCIA, PALLANTE, PAOLERCIA, PECCATIELLO, PETRUCCI, PIZZA, PROIETTO, REZZA, ROSANIA, ROSSOMANNO, RUGLIO, RUSSOMANNO, SALVATORIELLO, SCAMORZA, SCOLAVINO, SENA, SICA, SISTA, SOZIO, SPATOLA, STROZZI, STURCHIO, TOBIA, VENTRE, VINCENZO, VISCIDO, VITALE
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