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Laceno, nuovo accesso alle Grotte GIANNI COLUCCI La grotta del Caliendo ha un ingresso anche dall'altopiano di lago Laceno. Lo ha scoperto un gruppo di speleologi che ha esplorato a lungo i circa quattro chilometri di grotte che accolgono l'emissario del lago. Una grotta che per dimensioni � seconda in Campania solo a quella di Castelcivita. Un rompicapo che durava da settanta anni, da quando il muratore Giovanni Rama cominci� ad esplorare l'area. "Abbiamo impiegato circa un anno per le prospezioni - dice Nello Nicastro, l'architetto che ha effettuato gli scavi con il geologo Italo Giulivo e lo speleologo, presidente del Circolo Speleologico "Giovanni Rama", Raffaele Basile -. Alla fine, sabato scorso, dopo una lunga serie di studi, analisi e verifiche, ed una difficile operazione per eliminare le ostruzioni dell'inghiottitoio di Ponte Scaffa, all'ingresso della spianata del Laceno, siamo riusciti ad entrare nella grotta del Caliendo dall'altopiano con l'aiuto del gruppo speleologico di Bagnoli Irpino". Alla fine, davanti agli occhi di Nicastro e compagni s'� aperto un angusto budello che dopo un breve percorso ha condotto in quella che era considerata la parte terminale della grotta. Insomma quello che per anni rappresentava il limite invalicabile per quanti si avventuravano da valle, si � rivelato un inghiottitoio che � superabile agevolmente. "Abbiamo solo dovuto eliminare i depositi che negli anni avevano chiuso l'ingresso", dice Nicastro. Per decenni, dopo circa una giornata di duro cammino, percorrendo in risalita la grotta dallo sbocco posto a valle, chi esplorava le grotte doveva arrestarsi. Oggi si pu� partire dall'ingresso che si trova a 800 metri (si vede anche dalla statale che porta al Laceno da uno spettacolare tornante) e arrivare all'altopiano a oltre mille metri in un percorso tutto in grotta. Una via sotterranea caratterizzata dall'alternarsi di ampi corridoi (alti fino a 50 metri) ed angusti budelli, da ampie sale e stretti sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri, il tutto a una temperatura costante di 8 gradi centigradi. La parte bassa della grotta, pi� facilmente percorribile, suggestiva ma meno ricca, accoglie l'alveo del torrente sotterraneo nei periodi invernali. Il fiume dopo un percorso di circa tre chilometri, risorge a valle dalla maestosa ed imponente bocca di Caliendo, sul versante opposto del monte che accoglie la grotta, su una altissima parete rocciosa, a quota 858 metri. Di qui si diparte poi una profonda e spettacolare forra con salti e cascate. L'antro, fino a sabato scorso, era l'unica possibilit� di accesso alla grotta. L'obiettivo del gruppo speleologico � organizzare una parte del percorso e offrire ai turisti un aspetto fino ad oggi inedito del Laceno: quello sotterraneo. Cos� i primi 150 metri saranno transitabili anche dai meno esperti.
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